Le sei mogli di Enrico VIII
Antonia Fraser
Ripudiata, decapitata, morta, ripudiata decapitata sopravvissuta.....
Ogni tanto cedo alla tentazione di comprare un libro di storia, quella vera, possibilmente antica o medievale. A volte si rivelano dei mattoni indigeribili, come un meraviglioso "La Fine dei Templari", letto fino a pagina 53 e poi relegato a prender polvere sulla mensola più alta della libreria; altre volte, invece, si rivelano avvincenti quasi fossero gialli di Agatha Christie. è questo il caso de "Le sei mogli di Enrico VIII" di Antonia Fraser, la quale, oltre ad essere una delle maggiori storiche inglesi contemporanee, ha il dono di riportare letteralmente in vita i personaggi di cui parla, rendendoli estremamente attuali e comprensibili anche dal punto di vista psicologico.
Si era prefissata degli scopi ben precisi da raggiungere con questo libro. Il primo era di ridare vita e dignità a queste donne, liberandole da quelle etichette che la noncuranza della storia o il pensare comune aveva affibbiato loro. Dice: "Ho cercato di raccontare queste sei vite, affascinanti indipendentemente dal modo in cui finirono …. senza ricorrere al senno di poi."
Il secondo era di mettere in risalto come ognuna di loro sviluppò e dimostrò coraggio ed indipendenza di spirito tali da far invidia anche a noi, donne femministe emancipate (che termini orribili e castranti!) del XXI secolo, nonostante siano vissute in un'epoca nella quale le rappresentanti del "gentil sesso" erano considerate esseri inferiori, "fragili e di scarso discernimento" naturalmente sottomesse all'uomo.
Tutto questo cercando di rimanere distaccata dalla figura centrale del re, che definisce "gigantesca", attorno alla quale queste sei vite ruotano. Intendimenti, secondo me, tutti raggiunti.
Inutile e controproducente soffermarmi di più sui personaggi: sarei costretta a scendere nei particolari della vita di ognuno e servirebbe solo a rendere noioso il mio scritto. Posso dirvi che, nel leggerlo, si viene catapultati nel mondo del 1500, negli intrighi di corte e si comprende una volta di più quanta poca importanza avesse la vita umana (tutte, tranne quella del re, naturalmente) e quanta importanza avesse, invece, la dinastia ed il potere.
............... come ora, praticamente. Forse l'amara morale è proprio questa: da Enrico VIII e le sue mogli ci dividono 500 anni di storia, di scoperte, di cultura. E' cambiato il nostro modo di vivere, ma noi uomini, in fondo, non siamo cambiati molto. Ecco breve la cronologia "nuziale" di ....
Si sposa con:
figli : Maria Tudor.
Ripudiata, dopo 20 anni di matrimonio, perché non riusciva a mettere al mondo un figlio maschio (scisma da Santa Madre Chiesa e nascita della Chiesa Anglicana)
figli: Elisabetta.
Niente figli maschi: decapitata.
figli: Edoardo V.
Jane muore di parto, dandogli l'unico figlio maschio. Il re la ricorderà sempre come la vera moglie, l'interamente amata.
Unica donna della quale non si innamora. La ripudia ma Anna rimane a corte come la buona sorella.
Decapitata per tradimento. Unica tra le mogli di Enrico VIII che si possa definire stolta al punto da non capire che tradire il re era la strada piu' veloce per il patibolo.
colei che gli fece piu' da infermiera che da moglie e che ... gli sopravvisse.
Rosalba Crosilla
Le sei mogli di Enrico VIII
di Antonia Fraser (copertina)
Caterina d'Aragona e Anna Bolena
Jane Seymour e Anna di Cleves
Caterina Howard e Caterina Parr